LUISA SPAGNOLI

Luisa Spagnoli

regia di Lodovico Gasparini

Film tv in 2 puntate in prima visione su Rai 1 alle ore 21.10

lunedì 01 e martedì 02 febbraio

Perugia, primi del Novecento. La giovane Luisa Spagnoli (Liusa Ranieri), di umili origini ma di grandissima determinazione, decide di rilevare una piccola pasticceria sull’orlo

del fallimento. Lo fa per sfuggire al destino che la vorrebbe – lei nata povera in una

piccola città di provincia – finire casalinga e a lavorare sotto padrone. Lo fa per dare

un futuro a se stessa, ai suoi tre figli piccoli, al marito Annibale (Vinicio Marchioni), molto amato, musicista valente ma senza troppo senso pratico.

Sembra un’impresa disperata. A Perugia l’economia ristagna. L’Italia è un paese povero, in gran parte contadino, dove i consumi “voluttuari” se li possono permettere in pochi. Inoltre, non viene visto di buon occhio il fatto che una donna

guidi un’azienda, sia pure piccola. I pettegolezzi si sprecano.

Luisa deve inoltre subire le angherie del conte Icilio Sangiorgi (Gian Marco Tognazzi), che si è invaghito di lei e che lei tiene a distanza. Luisa tira dritto, incurante delle chiacchiere, scommette sulla qualità dei suoi prodotti e lentamente si crea un piccolo spazio.

Eppure, le difficoltà sono tante e Luisa non ce la farebbe a non chiudere se non le venisse l’idea di allearsi ai Buitoni, una famiglia di industriali della pasta, dotati di una mentalità imprenditoriale.  Assieme a loro nasce una nuova società: la Perugina.

Il capostipite dei Buitoni, Francesco (Massimo Dapporto), fa seguire gli affari di famiglia all’interno della società al figlio minore, Giovanni (Matteo Martari), intraprendente, dinamico, al passo coi tempi che vanno sempre più veloci.

Luisa e Giovanni sono ambedue caratteri forti, ed è inevitabile che si scontrino.

All’inizio, si detestano, poi imparano a stimarsi. Grazie ai loro sforzi congiunti la Perugina comincia a conquistare una quota sempre più consistente di mercato. La cosa provoca la reazione delle industrie dolciarie del nord, che vedono minacciato il loro monopolio. Guida il fronte avversario Leone Cravero (Pietro Bontempo), un industriale spregiudicato e pronto a tutto.

Cravero cerca di fare terra bruciata attorno alla Perugina. Ma Luisa e Giovanni, assieme, riescono a sventare ogni insidia. Assieme, inventano il Bacio, che sarà da subito un successo e rimarrà per sempre un prodotto di punta dell’azienda.

Lavorare gomito a gomito, affrontare fianco a fianco le avversità, li unisce. Anche

troppo.

Una sera che sono rimasti soli nel laboratorio, finiscono l’uno nelle braccia

dell’altra. Si baciano. Ma Luisa subito si allontana. Quello che è successo non deve

accadere mai più, dice a Giovanni.

 

L’amore però più forte di tutti i buoni propositi. La passione tra Luisa e Giovanni divampa, nonostante la differenza di età (lei ha quasi 15 anni di più) e nonostante i rischi che i due amanti corrono in una città piccola come Perugia, dove presto la voce di questo legame adulterino comincia a circolare.

La notizia arriva anche alle orecchie di Cravero, il nemico giurato della Peugina, che subito ci vede un’occasione inaspettata per frantumare il fronte avversario. L’industriale mette a libro paga il conte Icilio Sangiorgi, e per mezzo di lui semina zizzania. Vengono messi al corrente della relazione prima il marito di Luisa, Annibale, poi il padre di Giovanni, Francesco.

Annibale reagisce con grande nobiltà. Capisce quanto la moglie sia innamorata di Giovanni, non le fa una colpa di quello che è successo. Si fa da parte, si trasferisce ad Assisi. Continuerà ad amarla per sempre.

Molto risentita invece la reazione di Francesco Buitoni, che affronta risolutamente Giovanni imponendogli di lasciare Luisa. Il figlio rifiuta, rompe con la famiglia, si trasferisce ad abitare in azienda.

Uniti ormai sul lavoro e nella vita, Luisa e Giovanni danno un impulso formidabile alla Perugina. Luisa, da donna, è attentissima alle condizioni di vita delle operaie. Fa aprire in fabbrica un asilo nido, una cosa mai vista. Le maestranze l’adorano.

Pur di arginare il successo dei suoi rivali, Cravero tenta il tutto e per tutto, arrivando a pagare una ragazza perché sostenga di essere l’amante di Giovanni e di essere incinta di lui. Pensa così di riuscire a spezzare l’unità di coppia, ma il suo inganno viene scoperto e il suo disegno va in pezzi.

La Perugina è più forte che mai, sorta praticamente dal nulla ha creato centinaia di posti di lavoro e vende i suoi prodotti ovunque, in Italia e nel mondo, portando il nome della città fin sui muri di Times Square, a New York.

Però, col passare degli anni, il rapporto tra Luisa e Giovanni muta. Lei per prima percepisce il peso dell’età, si rende conto che Giovanni ha bisogno di una donna che gli possa dare dei figli, insiste per rendergli la libertà. Giovanni si trasferisce negli USA, a curare gli interessi dell’azienda.

Quasi a voler riempiere il vuoto, Luisa si getta a corpo morto in un’altra impresa: la creazione di una casa di moda (che poi prenderà il suo nome). Ha sempre avuto un talento per la sartoria e, da donna, è convinta che non esista ancora una moda adatta alla donna moderna. La inventerà lei, cominciando con poche lavoranti.

Mentre è lanciatissima in questa nuova avventura, una gravissima malattia la colpisce. Giovanni accorre, si occupa di lei, la fa curare dai migliori medici. Si riaccende tra di loro la fiamma del sentimento. Ma è troppo tardi ormai. Luisa muore tra le braccia del suo Giovanni. La sua opera però le sopravviverà.